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Biocarburanti

Le Rinnovabili
 

Biocarburanti

E’ la soluzione più incompetente del paradigma ecologico. Qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere con il biocarburante? Ridurre le emissioni di CO2? Sostituire benzina e gasolio? Molto discutibili ambedue.
Richard Branson ha spremuto 150.000 noci di cocco per ricavarne carburante per volare da una parte all’altra della Manica. Il risultato è stato che il biocarburante ha coperto appena il 20% del necessario per il volo. Sembra che nemmeno lui abbia fatto bene i conti. Si possono destinare immense estensioni di terreni per coltivazioni sostenibili con lo scopo di fornire convenientemente il carburante ad una intera flotta aerea? Sottrarre i terreni all’alimentazione del genere umano è un grave crimine contro l’umanità e la sua sopravvivenza. Basta controllare dove sono situati questi terreni. Sono le sovvenzioni che fanno gola, e come i cavalli di Troia, fanno cadere nella rete ingenui contadini, salvo poi accorgersi che i prezzi degli alimenti sono improvvisamente aumentati e che il reddito del terreno destinato alla coltivazione di prodotti per produrre il biocarburante non riesce a fornire un adeguato sostentamento alimentare.


 
 
 
 
 
 
 

Già si vedono i risultati di quest'operazione in alcuni Paesi dove riempire lo stomaco con qualcosa di commestibile è una vera impresa.
Al solito da una parte abbiamo gente senza scrupoli e dall’altra persone, esseri umani in carne ed ossa, che ne fanno le spese.
Pare che l’etanolo abbia qualcosa a che fare con la follia umana, o meglio con quella di alcuni che si definiscono umani. Tutto questo nonostante l’EROEI (Energy Return On Energy Investment) per l’etanolo sia totalmente negativo. Ma allora com'è che si insiste su questa strada?
Cosa c'è effettivamente sotto? Sono portato a pensare che molto spesso le apparenze traggano in inganno molti, specialmente quelle persone bisognose, molto manipolabili e raggirabili a causa del loro stato di necessità.
Per soddisfare le esigenze di carburante parco auto nazionale occorrerebbe una superficie coltivabile di 40 milioni di ettari. Per avere una idea delle dimensioni richieste basta pensare che in Italia la superficie coltivabile è di soli 13 milioni di ettari.

 
 
 
 
 
 
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